Invecchiare a casa

In un’era caratterizzata dall’aumento della speranza di vita e dalla trasformazione demografica globale, bisogna imparare a fronteggiare le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione (Grinin, Grinin, & Korotayev, 2023). Una visione, radicata nei valori di mutualità, solidarietà e impegno comunitario, riconosce l’importanza fondamentale di permettere agli anziani di vivere e invecchiare dignitosamente nel proprio ambiente domestico, una scelta conosciuta nella letteratura internazionale come “Aging in Place” (cfr. Callahan Jr., 2019). L’adozione di tecnologie innovative non basta, deve essere abbinata a un solido supporto comunitario e a politiche pubbliche inclusive, possa facilitare una tale opzione di vita, promuovendo l’autonomia e il benessere degli anziani nella loro fase più delicata dell’esistenza.

La gestione domiciliare degli anziani rappresenta una sfida complessa che interseca diverse discipline, tra cui la medicina, la psicologia, l’ingegneria ambientale e la sociologia. L’obiettivo primario di questo approccio è garantire una qualità della vita elevata agli anziani, preservando la loro autonomia e dignità nel contesto domestico. Questa panoramica si propone di esplorare le strategie innovative e le pratiche migliori per una cura efficace e affettuosa degli anziani a domicilio, con un’attenzione particolare agli aspetti accademici e alla ricerca corrente.

Bisogna impegnarsi affinché ogni persona abbia il diritto di scegliere come e dove invecchiare, mantenendo il più possibile il controllo sulla propria vita. In questa luce, ci proponiamo di analizzare strategie e interventi che non solo rispondano ai bisogni fisici e di sicurezza degli anziani ma che alimentino anche il loro benessere emotivo e sociale, rafforzando i legami con la comunità. L’obiettivo è offrire una visione comprensiva che integri aspetti sociali, economici e sanitari, evidenziando come la cooperazione tra individui, famiglie, comunità e istituzioni possa creare un tessuto sociale resiliente, in grado di sostenere gli anziani nel loro desiderio di invecchiare a casa. Attraverso questo approccio, si vuole ispirare un cambiamento culturale e sociale, dove l’invecchiamento non è visto come un onere ma come una fase della vita arricchita dalla dignità, dall’autonomia e da un senso profondo di appartenenza alla comunità. Esplorando soluzioni innovative e pratiche di supporto comunitario, questo articolo mira a delineare uno scenario in cui l’invecchiamento a casa diventi una realtà accessibile e soddisfacente per tutti.

L’ “Aging in Place”, rappresenta una tendenza in crescita che riflette il desiderio degli anziani di vivere le fasi avanzate della loro vita nel proprio ambiente domestico. Questa preferenza non solo è radicata nel desiderio di mantenere l’indipendenza e l’autonomia ma si basa anche sulla convinzione che la qualità della vita sia significativamente migliore quando si può invecchiare in un contesto familiare e rassicurante. Questo va oltre la mera resistenza al trasferimento in strutture di cura a lungo termine. Si tratta di creare un ambiente che supporti attivamente la salute, il benessere e la sicurezza, permettendo alle persone di sentirsi a proprio agio nella propria vita. Questo implica non solo adattamenti fisici alla casa per garantire la sicurezza ma anche l’accesso a una rete di supporto sociale che possa intervenire quando necessario.

Il legame tra ambiente fisico e benessere psicologico è ben documentato nella letteratura gerontologica. Ad esempio, Lawton e Nahemow (1973) nel loro modello di adattamento ambientale, sottolineano come l’interazione tra le capacità dell’individuo e le caratteristiche dell’ambiente influenzi il comportamento e il benessere. Ciò significa che piccoli cambiamenti nell’ambiente domestico possono avere un impatto significativo sulla loro capacità di mantenere l’indipendenza e sulla propria percezione di efficacia e autonomia. Per questo l’invecchiamento a casa supporta la continuità dell’identità e del senso di appartenenza. La casa non è solo un luogo fisico ma un contenitore di ricordi, relazioni e esperienze che formano la narrazione della vita di una persona. Tuttavia questo non deve farci cadere nell’idea di una casa come una mera collezione di memorie: ciò che è significativo è il rapporto che costruiamo con il nostro ambiente domestico. La possibilità di modificarlo, di ripensarlo, di viverlo attivamente e di non subirlo passivamente è ciò che rende importante il contesto domestico.


Adattamenti Domestici e Ambientali

Gli adattamenti domestici e ambientali per gli anziani che scelgono di invecchiare a casa sono fondamentali per garantire la loro sicurezza, autonomia e benessere. Queste modifiche, che variano da semplici aggiustamenti a ristrutturazioni più significative, sono essenziali per prevenire incidenti, come le cadute, e per facilitare l’accesso ai bisogni quotidiani.

1. Sicurezza e Prevenzione delle Cadute

La sicurezza domestica è una priorità assoluta, con particolare attenzione alla prevenzione delle cadute, una delle cause principali di lesioni tra gli anziani (Gafner, Allet, & Hager, 2023). Gli adattamenti includono l’installazione di barre di sostegno e maniglioni in bagno, corridoi e scale; la rimozione o il fissaggio di tappeti per evitare inciampi; e l’assicurazione che i pavimenti siano antiscivolo. L’illuminazione gioca un ruolo cruciale, con sensori di movimento che possono illuminare automaticamente spazi chiave durante la notte per prevenire cadute.

2. Accessibilità

Per promuovere l’accessibilità e il confort, gli adattamenti possono includere l’abbassamento dei piani di lavoro e l’installazione di armadi accessibili in cucina, l’adeguamento dell’altezza del letto e l’installazione di sedili per doccia e vasche con porta per facilitare l’igiene personale. Inoltre, come abbiamo visto, le tecnologie di smart home consentono agli anziani di controllare facilmente luci, temperatura e altri dispositivi domestici, migliorando la loro capacità di vivere in modo indipendente.

3. Integrazione Tecnologica

L’integrazione di tecnologie assistive e di domotica all’interno dell’ambiente domestico può migliorare notevolmente la qualità della vita degli anziani, permettendo loro di controllare più aspetti della loro casa e di monitorare la loro salute. La cosa più importante anche a livello di vissuto è pero la possibilità di comunicare facilmente, non solo con familiari e caregiver, ma anche con la propria rete di conoscenze permettendo di essere attivi nella propria comunità. Queste tecnologie, tuttavia, devono essere accompagnate da un’adeguata formazione per gli anziani, al fine di massimizzare il loro impatto positivo.

Supporto Comunitario e Servizi a Domicilio

Il supporto comunitario e i servizi a domicilio rappresentano una componente essenziale nel consentire agli anziani di invecchiare a casa. Questi servizi non solo forniscono assistenza pratica e accesso alle cure ma offrono anche opportunità vitali per l’interazione sociale e l’engagement nella comunità.

1. Servizi di Assistenza Domiciliare

I servizi di assistenza domiciliare, che spaziano dall’assistenza infermieristica e medica a quella personale e domestica, sono fondamentali per sostenere le esigenze quotidiane degli anziani. Questi servizi possono essere personalizzati per adattarsi alle esigenze individuali, garantendo che gli anziani ricevano il livello di supporto necessario per vivere in modo indipendente.

2. Programmi di Socializzazione e Engagement nella Comunità

Programmi di socializzazione e iniziative comunitarie sono cruciali per contrastare l’isolamento sociale tra gli anziani, fornendo loro regolari opportunità di interazione e partecipazione. Attività come club del libro, gruppi di cammino, corsi di arte e tecnologia, e programmi di volontariato non solo arricchiscono la vita sociale degli anziani ma promuovono anche il loro benessere psicologico e fisico.

3. Collaborazione tra Servizi e Integrazione delle Risorse

Una collaborazione efficace tra fornitori di servizi sanitari, sociali e comunitari è essenziale per creare un sistema di supporto integrato per gli anziani. Questo approccio coordinato può garantire che gli anziani ricevano un’assistenza olistica che tenga conto sia delle loro esigenze mediche che di quelle sociali, migliorando così significativamente la loro qualità della vita

Sfide e Barriere

L’invecchiamento a casa, pur rappresentando un ideale per molti anziani, porta con sé una serie di sfide e barriere significative. Queste ostacolano non solo la capacità degli anziani di rimanere nelle loro case ma influenzano anche la qualità della loro vita quotidiana. Uno degli ostacoli più evidenti all’invecchiamento a casa è rappresentato dalle barriere fisiche presenti nell’ambiente domestico. Scale ripide, bagni non accessibili e cucine non adattate possono rendere difficile per gli anziani svolgere attività quotidiane fondamentali. La necessità di adattamenti ambientali specifici, come l’installazione di rampe o l’abbassamento dei piani di lavoro, può comportare spese significative, rappresentando una barriera economica notevole per molti. L’accesso limitato ai servizi sanitari e di supporto domiciliare è un’altra sfida critica. In molte aree, soprattutto in quelle rurali o sottoservite, gli anziani possono trovarsi isolati da servizi essenziali. Questo può complicare la gestione delle condizioni mediche croniche, l’accesso a cure d’emergenza o semplicemente la capacità di svolgere compiti quotidiani come la spesa o la cura personale.

L’isolamento sociale rappresenta una sfida insidiosa per gli anziani che invecchiano a casa. Man mano che amici e familiari si trasferiscono o passano, e con la diminuzione della mobilità, gli anziani possono trovarsi sempre più isolati. Questo isolamento non solo ha un impatto negativo sul benessere emotivo ma è anche associato a una serie di problemi di salute, compresa una maggiore mortalità.Nonostante le tecnologie assistive possano migliorare significativamente l’autonomia degli anziani, le disparità nell’accesso e nell’alfabetizzazione tecnologica possono creare barriere significative. La mancanza di familiarità con le nuove tecnologie, unita al costo di dispositivi e servizi, può impedire agli anziani di beneficiare pienamente di questi strumenti.

Cosa possiamo fare per i nostri anziani a casa

Fino a qui i punti toccati sono stati molteplici, ma come tradurli in azioni pratiche? Di seguito alcuni consigli che ci sono sembrati più adatti per trasformare le nostre conoscenze in atti concreti:

1. Creazione di un Ambiente Sicuro e Confortevole

Come abbiamo visto, l’adattamento dell’ambiente domestico è fondamentale per prevenire cadute e incidenti. Installare corrimani, rimuovere tappeti scivolosi, assicurare un’illuminazione adeguata e adattare il bagno sono passi essenziali per creare un habitat sicuro. Considerate l’uso di tecnologie assistive come sistemi di chiamata d’emergenza o dispositivi di localizzazione per una maggiore tranquillità (Samuelson & Kurpius, 2008).

2. Assistenza Personalizzata

Tenendo conto delle esigenze uniche di ogni anziano e della variabilità delle condizioni di salute e delle capacità residue, è imperativo valutare periodicamente queste ultime per personalizzare l’assistenza necessaria. L’adozione di servizi sanitari e assistenziali su diversi livelli permette di rispondere adeguatamente ai bisogni individuati, variando da supporto nelle attività quotidiane a cure infermieristiche specializzate. Questo non vuol solo dire adattare la cura ad un profilo di malattie e sintomi ma creare una risposta alla persona nella sua complessità e interezza (Sillner et al., 2021).

3. Promuovere il Supporto alla Mobilità

Incoraggiare e facilitare l’esercizio fisico, adeguato alle capacità individuali, è essenziale per il mantenimento della forza muscolare, della mobilità e dell’equilibrio. Programmi di attività fisica, dalla camminata assistita alla ginnastica dolce sotto supervisione professionale, sono raccomandati. Nel 2021 è stata condotta una revisione sistematiche che sintetizza le prove sull’efficacia degli interventi di esercizio per gli anziani, evidenziando che l’allenamento con resistenza e le terapie di movimento meditativo risultano tra le più efficaci. Tuttavia, sono presenti lacune nella ricerca, come la mancanza di indagini sulle terapie di gruppo e sugli effetti a lungo termine degli interventi. Le conclusioni suggeriscono la necessità di ulteriori studi mirati per confermare i trend individuati e approfondire aspetti quali l’impatto delle strategie motivazionali e il coinvolgimento dei caregiver negli interventi. (Di Lorito et al., 2021).

4. Assicurare un’Alimentazione Equilibrata

La nutrizione gioca un ruolo critico nel preservare la salute e prevenire malattie. È importante coinvolgere gli anziani nella preparazione dei pasti, stimolando così interesse e autonomia alimentare, mentre in alcuni casi può essere opportuno affidarsi a professionisti o servizi di pasti a domicilio per garantire una dieta bilanciata. In un articolo del 2017 un gruppo di studiosi ha evidenziato quella che è stata poi sintetizzata nel sintagma fragilità nutrizionale (Shlisky et al., 2017). Secondo il loro articolo è possibile prevenire in gran parte i problemi legati all’invecchiamento non salutare attraverso modifiche dello stile di vita, compresa un’alimentazione adeguata. Tuttavia, l’avanzare dell’età comporta un rischio di fragilità nutrizionale, che può compromettere la capacità di soddisfare i bisogni nutrizionali. È essenziale promuovere la scienza dell’alimentazione per migliorare l’invecchiamento sano e la gestione delle malattie legate all’età, individuando e affrontando le lacune conoscitive e le sfide nell’implementazione. Inoltre, è importante integrare l’assistenza nutrizionale nei sistemi sanitari per gli anziani che vivono autonomamente, con particolare attenzione alla prevenzione prima dell’ospedalizzazione e dello sviluppo di malattie.

5. Stimolazione Mentale e Sociale

La sedentarietà e l’inattività fisica sono particolarmente diffuse negli anziani, rappresentando sfide uniche per la salute pubblica. Molti studi indicano molteplici benefici dell’invecchiamento attivo, tra cui una migliore funzione fisica, cognitiva, mentale, sociale e del sonno, e si suggerisce la necessità di spostare il focus della ricerca dagli esiti delle malattie croniche a esiti più rilevanti che influenzano l’indipendenza e la qualità della vita. In secondo luogo si sottolineano le opportunità emergenti legate all’impegno sociale e alla mobilità abilitata dalla tecnologia che possono facilitare l’invecchiamento attivo. In tutti questi contesti, è prioritario comprendere e affrontare la diversità all’interno della popolazione anziana globale. Attività intellettuali e sociali sono fondamentali per contrastare l’isolamento e la depressione. La lettura, i giochi di logica, le interazioni con amici e familiari e la partecipazione a eventi comunitari sono esempi di stimoli che favoriscono il benessere psicologico e mantengono attive le funzioni cognitive (Dogra et al., 2022).

6. Comunicazione Empatica

Ascoltare attivamente e comunicare in modo chiaro ed empatico rafforza i legami affettivi e facilita la comprensione reciproca. Rispettare i desideri e le preferenze degli anziani, specialmente riguardo alle decisioni mediche, è fondamentale per un approccio di cura inclusivo e rispettoso (Jack, 2022).

7. Sviluppare una Rete di Supporto

L’importanza di una rete di sostegno composta da familiari, amici, vicini e professionisti sanitari è indiscutibile. Tale rete non solo distribuisce il carico di assistenza ma assicura anche una copertura continua e di qualità. È essenziale che gli anziani rimangano attori attivi all’interno di questa rete, partecipando, ove possibile, a iniziative di volontariato. Un caso di studio affrontato in Irlanda ha coinvolto un sondaggio nazionale trasversale via telefono su 683 persone dai 65 ai 99 anni, mappando le reti di supporto sociale (Drennan et al., 2008). I risultati hanno dimostrato che la maggior parte delle persone anziane viveva in reti sociali stabili e supportate e riportava elevati livelli di contatto con familiari, amici e vicini. Tuttavia, una significativa minoranza di anziani viveva in reti vulnerabili, suscettibili di solitudine, isolamento e cattiva salute emotiva e fisica. Attraverso l’identificazione delle persone in reti vulnerabili, è possibile garantire che il supporto formale sia rivolto alla cura delle persone anziane che non hanno accesso a reti di assistenza informali. Inoltre, la mappatura delle reti può consentire di individuare le persone a rischio di scarso supporto sociale.

8. Cura del Caregiver

Uno degli aspetti importanti è che se siamo dei caregiver di persone anziane dobbiamo considerare anche la nostra cure. La cura del caregiver emerge come un aspetto fondamentale nella gestione domiciliare degli anziani, spesso trascurato nonostante il suo impatto cruciale sull’efficacia dell’assistenza. Il ruolo del caregiver, ricco di sfide e responsabilità, può portare a un esaurimento fisico ed emotivo se non adeguatamente supportato. Pertanto, è imperativo adottare strategie mirate per preservare il benessere di chi assiste, garantendo così la sostenibilità dell’assistenza a lungo termine. La prima fase nel supporto al caregiver consiste nel riconoscere le sue esigenze, spesso celate dietro l’impegno quotidiano nella cura dell’anziano. È fondamentale che il caregiver si conceda il permesso di riconoscere la propria vulnerabilità e di identificare i segnali di stress, burnout o depressione. La pianificazione proattiva di momenti di riposo è essenziale per prevenire l’esaurimento. Ciò può includere la programmazione di brevi pause durante il giorno, l’uso di giorni di respite care in cui altri si assumono la responsabilità della cura, o la pianificazione di periodi di vacanza. Questi momenti di distacco consentono al caregiver di ricaricarsi, mantenendo un equilibrio tra le responsabilità di cura e il proprio benessere personale. Il supporto emotivo gioca un ruolo chiave nel gestire lo stress associato alla cura. Il dialogo con altri caregiver, la partecipazione a gruppi di supporto o la consulenza psicologica possono offrire spazi sicuri per condividere esperienze, emozioni e strategie di coping. L’empatia e la comprensione ricevute in questi contesti rafforzano la resilienza emotiva del caregiver. Fornire ai caregiver le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide della cura quotidiana può ridurre significativamente l’ansia e l’incertezza. Programmi di formazione su temi come la gestione dei sintomi, la comunicazione efficace e le tecniche di rilassamento possono equipaggiare i caregiver con strumenti pratici, migliorando la qualità dell’assistenza prestata. L’integrazione di servizi professionali di assistenza, come l’assistenza infermieristica domiciliare o la consulenza specialistica, può alleggerire il carico sul caregiver. L’accesso a servizi di supporto, quali consegna di pasti a domicilio, pulizie e trasporto, può semplificare la gestione delle attività quotidiane, consentendo al caregiver di concentrarsi maggiormente sulle esigenze emotive e sulla qualità del tempo trascorso con l’anziano.

La tecnica e l’umano nell’invecchiamento

L’avanzamento delle tecnologie assistive ha aperto nuove frontiere per supportare l’invecchiamento a casa. Queste tecnologie variano da soluzioni semplici e intuitive a sistemi complessi integrati, progettati per migliorare la sicurezza, promuovere l’indipendenza e monitorare la salute degli anziani in tempo reale (Besio, Bianquin, Giraldo, & Sacchi, 2019). Un esempio significativo è il sistema di domotica intelligente, che permette agli anziani di controllare vari aspetti dell’ambiente domestico, come illuminazione, temperatura, e sicurezza, attraverso comandi vocali o app su dispositivi mobili. Questi sistemi non solo migliorano l’accessibilità ma riducono anche il rischio di incidenti domestici, un fattore critico nell’invecchiamento a casa. I dispositivi indossabili per il monitoraggio della salute rappresentano un’altra innovazione rivoluzionaria: possono tracciare parametri vitali come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, e i livelli di glucosio, fornendo dati preziosi sia agli anziani che ai loro caregiver. La capacità di monitorare costantemente tali informazioni può prevenire emergenze mediche e facilitare la gestione di condizioni croniche. Le tecnologie assistive includono anche piattaforme di telemedicina, che permettono agli anziani di consultarsi con i propri medici da casa, riducendo la necessità di spostamenti che possono essere difficili o stressanti. Questo accesso diretto ai servizi sanitari non solo migliora la continuità delle cure ma promuove anche una maggiore aderenza ai piani terapeutici.

Nonostante il potenziale trasformativo di queste innovazioni teccniche, la loro implementazione presenta sfide, inclusa la necessità di formazione degli anziani all’uso di queste tecnologie e la considerazione delle disparità digitali che possono escludere alcuni individui. È essenziale che lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie siano accompagnati da
1) politiche e programmi volti a garantire l’accessibilità e l’usabilità per tutti gli anziani, indipendentemente dal loro background tecnologico o socio-economico
2) la consapevolezza che la tecnologia non sostituisce l’apporto umano e soprattutto quello comunitario.

Politiche pubbliche

La risposta delle politiche pubbliche e delle iniziative governative alle esigenze degli anziani che desiderano invecchiare a casa è cruciale per superare le sfide sopra descritte. Queste politiche possono fornire il supporto necessario per rendere l’invecchiamento a casa un’opzione sostenibile e accessibile per tutti. Una delle politiche più dirette per facilitare l’invecchiamento a casa è il sostegno finanziario per gli adattamenti domestici. Programmi di sovvenzioni o detrazioni fiscali possono aiutare a coprire il costo di modifiche necessarie, rendendo le case più sicure e accessibili. Questo tipo di supporto può essere cruciale per permettere agli anziani di rimanere nelle loro case.

Politiche che promuovono l’espansione dei servizi a domicilio e di assistenza sanitaria sono essenziali per garantire che gli anziani abbiano accesso alle cure di cui hanno bisogno. Ciò può includere l’incremento del finanziamento per l’assistenza domiciliare, l’introduzione di programmi innovativi di telemedicina e la formazione di personale specializzato nel supporto agli anziani a casa. Per combattere l’isolamento sociale e le disparità tecnologiche, le iniziative governative possono includere programmi di inclusione sociale che incoraggiano l’engagement degli anziani nella comunità. Parallelamente, programmi di formazione digitale specifici per gli anziani possono aiutare a colmare il divario tecnologico, rendendo più accessibili le tecnologie assistive.

Un approccio integrato e coordinato ai servizi per gli anziani è fondamentale. Le politiche dovrebbero mirare a creare una rete di supporto che integri assistenza sanitaria, supporto sociale e servizi comunitari, facilitando la comunicazione e la collaborazione tra i diversi fornitori di servizi. Questo può migliorare significativamente l’efficacia dell’assistenza e il benessere complessivo degli anziani. Le politiche pubbliche e le iniziative governative svolgono un ruolo chiave nel superare le sfide legate all’invecchiamento a casa, promuovendo un ambiente che supporti l’autonomia, la salute e il benessere degli anziani. Un impegno collettivo verso l’integrazione dei servizi, il supporto finanziario e l’inclusione sociale e tecnologica può creare le condizioni per un invecchiamento dignitoso e soddisfacente nel proprio ambiente domestico.

Conclusioni

la gestione degli anziani a casa richiede un approccio multidisciplinare, che integri competenze cliniche, tecnologiche e umanistiche. L’adozione di strategie basate sull’evidenza e la promozione di un ambiente di cura sostenibile e personalizzato sono essenziali per migliorare la qualità della vita degli anziani e dei loro caregiver. l’invecchiamento a casa rappresenta un obiettivo desiderabile ma complesso, che richiede un impegno coordinato tra individui, famiglie, comunità, fornitori di servizi e politici. Sviluppare un ecosistema di supporto che includa tecnologie avanzate, adattamenti abitativi, servizi comunitari e politiche pubbliche inclusive può creare le condizioni per un invecchiamento dignitoso e soddisfacente nel proprio ambiente domestico. Questo approccio non solo favorisce l’autonomia e il benessere degli anziani ma rafforza anche il tessuto sociale, promuovendo una comunità più inclusiva e solidale. Non bisogna dimenticare però di riconoscere il ruolo vitale delle strutture specializzate quando necessario, integrandole nell’ecosistema di supporto. Ciò assicura che tutte le esigenze degli anziani siano adeguatamente soddisfatte, garantendo così una qualità della vita ottimale in ogni fase dell’invecchiamento.

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