Socialart

Servizi Sociali La Goccia fa parte del progetto “Social Art” al fine di valorizzare le potenzialità artistiche delle persone con disagio e fragilità.  Il marchio ha lo scopo di far conoscere maggiormente all’esterno la qualità artistica e i valori etici delle produzioni, dei laboratori e atelier arte-terapici che si svolgono nelle comunità, vuol essere un salto di qualità nel rapporto con il pubblico che si avvicina a questo mondo.

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GLI ULTIMI CONVEGNI FATTI

NEL 2023:

PROGETTO SENTINELLA AL CONVEGNO NAZIONALE SIPI – 27 maggio 2023: Il Progetto Sentinella, avviato nel settembre del 2021, è nato con lo scopo di attivare la comunità nel prendersi cura delle persone anziane sole o a rischio solitudine attraverso rapporti di buon vicinato e relazioni di prossimità. L’iniziativa è coordinata e realizzata dalla cooperativa “La Goccia” insieme al Comune di Rosà. Il Progetto Sentinella è stato selezionato per le sessioni di workshop del XVI Convegno Nazionale di Psicologia dell’Invecchiamento (SIPI) tenutosi presso l’Università degli Studi di Pavia.

L’equipe “La Goccia” che ha presentato il progetto era composta da: dott. Riccardo Ravagni, dott.ssa Maura Parolin, dott. Feliciano Tosetto e dott.ssa Anna Simonetto.

Segue la sintesi della presentazione: “La nostra società sta attraversando un periodo di invecchiamento demografico senza precedenti, una trasformazione inedita che pone le persone in un lungo periodo di fragilità bio-psico-sociale. La particolare fragilità delle persone anziane sole e le importanti risorse comunitarie presenti nel territorio ma non organizzate e messe a sistema hanno portato Servizi Sociali La Goccia in collaborazione con il Comune di Rosà a realizzare un progetto di attivazione comunità per prendersi cura delle persone anziane sole o a rischio solitudine attraverso rapporti di buon vicinato e di prossimità. Con questo progetto si vuole cercare di passare dalla sola erogazione di servizi prestazionali o da iniziative sporadiche di volontariato a un’attività continuativa che ingaggi, valorizzi e coordini le risorse e le potenzialità che sono presenti nella comunità locale e che possono dare supporto e sostegno agli anziani della comunità. Il progetto è iniziato con la costruzione di una rete coordinata che coinvolga una moltitudine di attori eterogenei che possano operare a sostegno delle persone anziane sole. Il primo passo concreto è stato quello di mappare e coinvolgere le sentinelle sociali (ovvero soggetti che possono far emergere situazioni di solitudine) quali, ad esempio: MMG, Ministri straordinari dell’Eucarestia, rappresentanti di quartieri e associazioni etc, così da generare una “comunità che si prenda cura” dell’anziano. A partire da queste basi si sono progettate e attuate le altre fasi dell’iniziativa, ovvero: – Coinvolgere e formare le sentinelle sociali del tenitorio che aiutano a custodire e monitorare la comunità tramite la “segnalazione” di persone anziane sole o fragili; – Attivare, coordinare e mantenere un tavolo di attori locali, per mettere a sistema le risorse presenti in loco, valorizzando ruoli e funzioni di ognuno; – Generare una comunità resiliente attorno alle persone anziane a seconda delle possibilità di ognuno (ottica della cura come impegno di comunità); – Facilitare i processi generativi (ovvero innescare meccanismi moltiplicativi – metafora della goccia che cade in uno specchio d’acqua) -Monitorare e valutare il progetto.”

E possibile scaricare il documento della presentazione: PROGETTO SENTINELLA – CONVEGNO SIPI

 

GENERAZIONE: COME CRESCERE ED EDUCARE I FIGLI IN TEMPI DIFFICILI – 21 aprile 2023. Servizi Sociali la Goccia, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Bassano del Grappa, a seguito dell’esperienza maturata nei servizi per l’infanzia, negli ultimi anni hanno potuto rilevare una crescente fragilità nel cammino genitoriale con figli nella fascia d’età tra i 0 e 6 anni. Si è quindi organizzato un convegno centrato sui mutamenti del paradigma genitoriale, che vede una maggiore difficoltà da parte dei genitori a esprimersi ed orientarsi in un contesto sempre più complesso che gli spinge alla ricerca di un più intenso supporto da parte delle agenzie educative. I relatori, esperti riconosciuti nel delicato mondo dell’educazione, hanno condotto i partecipanti alla scoperta di una migliore comprensione del vissuto genitoriale attuale ma anche e soprattutto alle le gioie e l’appagamento che tale ruolo può e deve comportare. Grazie ai relatori, ovvero il professore Giuseppe Milan e il dott. Marco Maggi, si è parlato di aspetti critici del sistema attuale come l’analfabetismo emotivo o la negligenza (ovvero il non essere capaci di curare i legami). Ma soprattutto si è discusso sulle azioni volte a creare benessere ed educazione positiva. Riassumendo di molto si è riflettuto su alcune “parole-concetti” necessari al “buon contesto educativo”: – allestire un ambiente ospitale e sincero; – accettare l’altro; – essere umili; – chiedere scusa; – avere contatto; – provare empatia; – lottare per vincere insieme; – non avere pudore della gioia; – generare fiducia.

 

ANTE 2023

L’EDUCAZIONE NELLA PRIMA INFANZIA. UN DIALOGO TRA PRATICA, RICERCA E LINEE GUIDA – 2019
I nidi dell’infanzia rappresentano un servizio di sostegno alle famiglie e un luogo sicuro di crescita per i bambini. Entrare al nido significa per genitori e figli vivere un ambiente, gestito da professionisti dell’infanzia, dove sviluppare relazioni significative. In un contesto mutevole come quello attuale, i nidi dell’infanzia stanno vivendo un momento dove spinte innovative cercano continuamente di allineare i servizi ai bisogni delle famiglie e dei bambini. Servizi Sociali La Goccia e il Comune di Bassano del Grappa, insieme, hanno proposto un seminario rivolto a genitori ed educatori, nel quale si è dibattuto sul tema della prima infanzia insieme a docenti universitari, professionisti locali e nazionali, dirigenti del privato sociale e assessori pubblici (comunali e regionali). Ne è emerso che i bisogni crescenti nella proposta della prima infanzia sono di stimolare la creatività (individuale e sociale) e di offrire una maggiore continuità nella proposta di educazione per l’infanzia. Di fondamentale importanza nell’educazione della prima infanzia è la verticalità educativa; tre elementi a favore di questa modalità derivano dagli aspetti: a) Psicorelazionali che dimostrano che i bambini sono favoriti nell’apprendimento dalla socializzazione complessa generata in sezioni di età mista. b) Pedagogici che dimostrano come i processi di apprendimento per semplice imitazione siano tipici della relazione del bambino con l’adulto, mentre quelli più profondi di sperimentazione ed elaborazione si generano di più nell’interazione tra pari. c) Antropologici che affermano che la sezione di bambini di età mista si avvicina molto ad essere una comunità umana naturale con una storia evolutiva (pluri-generazionale) che travalica le singole persone che ve ne fanno parte (bambini, ma anche adulti).

AD OGNI ETÀ LE PROPRIE FRAGILITÀ E RESPONSABILITÀ – 2018
Il secondo dei quattro appuntamenti organizzati per celebrare i 50 ANNI di Casa Sterni ha volto lo sguardo su “re­sponsabilità e fragilità”, ovvero due valori fortemente legati tra di loro e che riguardano l’esistenza di ognuno di noi. Infatti, nel proprio percorso, ogni persona vive fasi di particolare fragi­lità e responsabilità, verso se stesso e verso gli altri. L’incontro ha fatto riflettere, grazie all’intervento di Antonio Baggio (pro­fessore ordinario di filosofia all’Istituto Universitario Sophia), giovani ed anziani su questi due valori a cui non spesso si dedicano tempo e  attenzio­ne, e su cui l’avere consapevolezza è una necessità. Fragilità e responsabilità sono valo­ri indivisibili, dove l’uno ha il bisogno dell’altro.

comunità-e-speranza

VOLTI ALLA CULTURA COOPERATIVA E ALLA CITTADINANZA ATTIVA – 2018
Il profes­sor Martino Marco, docente presso l’Istituto Universitario Sophia, durante la cena soci ha fatto un intervento sul tema della Comunità. Ecco la sintesi dell’intervento: “Siamo immersi in un mondo dove il modello delle relazioni sociali che sembra prevalere e non lasciare possibilità ad altre visioni è quello basato sull’interesse e sul consumo, ovvero relazioni che generano forme di immunità (immunitas) ed esclusione verso gli altri. Abbiamo però una speranza: la proposta della relazione sociale che le comunità accoglienti (communitas) ci mostrano. Tutti noi, almeno una volta, abbiamo fatto esperienza di comunità accogliente, dove il dono della relazione, con e per l’altro, è le base della costruzione di ogni tipo rapporto. Dopo tutto, in quanto persone, sentiamo l’esigenza e il bisogno di avere relazioni sociali accoglienti, ma quando queste vengono trasformate in rapporti di consumo si sviluppano delle distorsioni che portano a un eccesso di individualismo, immunità verso gli altri, malessere, paura e isolamento. Dalla speranza di poter percorrere strade diverse, ogni persona può scegliere liberamente quale tipo di relazione sociale intraprendere e costruire: comunitaria o immunitaria. Un modello basato su relazioni di comunità, accogliente ed ospitale, lo si può scegliere e promuovere, nel lavoro e nella vita famigliare, con chi conosciamo e con chi ancora non conosciamo. A noi la decisione.”

 

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